Nella prima parte della mattinata le belle immagini proiettate ed alcune esposte in sala del fotografo P. Tabacchino, accompagnate dal sottofondo musicale di brani registrati ed eseguiti al pianoforte dal bravissimo Gabriele Naretto, hanno valorizzato pienamente le attività svolte dai giovani adulti con autismo, mostrando le loro abilità artistiche e nei vari sport quali il canottaggio, il nuoto, l’ippoterapia, la palestra, il pattinaggio ed il curling; il reportage fotografico è proseguito mostrando i laboratori di cucina, le attività nelle serre e di accudimento degli animali, di lavorazione delle ceste di vimini e per terminare quelle sul lavoro svolto presso il grande stabilimento industriale dell’Orèal di Settimo Torinese, dimostrando come le persone adulte con autismo possano svolgere molteplici attività, adeguate alle capacità di ognuno e salvaguardando per il singolo individuo il diritto di svolgere compiti significativi.
La seconda parte dell’evento ha preso avvio dalla restituzione della ricerca Capability Approach e Autismo, promossa dalla Fondazione Arbor e chiaramente illustrata nelle peculiarità da uno dei suoi membri del Consiglio, Luca Streri. Lo studio realizzato, grazie alla disponibilità all’intervista di 78 genitori, è stato condotto dalle ricercatrici Rossella Tisci e Stefania Bari, supervisionate dall’economista Roberto Burlando, del dipartimento di Economia e Statistica ”Cognetti Demartis” dell’Università di Torino e dal dottor Roberto Keller, responsabile dell’Ambulatorio dei Disturbi dello Spettro dell’Autismo in età adulta dell’ASL To2, Centro Pilota Regione Piemonte. Il risultato del lavoro ha riportato un ampio spaccato sulle aspettative e criticità per le persone con autismo in età adulta; l’esame del territorio della città di Torino e della sua provincia ha permesso di tratteggiare un quadro sufficientemente esaustivo e significativo. Le carenze evidenziate, non sulla garanzia dei servizi minimi alla persona quanto sulla qualità degli stessi, sottolineano risposte meramente assistenzialistiche, con grandi carenze sulle proposte lavorative e sociali e su progetti di vita per un futuro dignitoso di individui con familiari spesso anziani, segnati da lunghi anni di battaglie e angosciati dalla mancanza di prospettive per il “dopo di noi”.
Nel dibattito che ha concluso la mattinata il Consigliere Regionale Antonio Ferrentino e il Consigliere Comunale Laura Onofri, fortemente colpiti da quanto emerso dalla ricerca, si sono impegnati a portare lo studio nella sua integrità all’attenzione della IV Commissione dei rispettivi Consigli. I rappresentanti delle Associazioni dei famigliari presenti sul palco hanno incalzato i politici esortandoli a mantenere gli impegni e a “non lasciare sole” tante famiglie allo stremo delle proprie risorse ma ancora con la forza di rivendicare diritti troppe volte disattesi.
Per tutto l’evento si sono potute ammirare le opere prodotte dai ragazzi durante la frequenza al workshop artistico “Replay, lo stereotipo nell’arte e nell’autismo”, presso la GAM: le pareti trasparenti esterne hanno fatto da suggestivo sfondo alle coloratissime sagome che ben interpretano l’estro personale di ciascuno di loro.