Siamo all’inizio in un nuovo anno e l’emergenza sanitaria ed il colore della nostra regione, non ci permettono ancora di proseguire con quei pochi ma comunque importanti progetti per i nostri ragazzi che avevamo avviato, se pur con difficoltà. Pochi rispetto agli anni precedenti alla pandemia dove l’impegno ed il contributo della Fondazione era cospicuo.
Speriamo di riprendere al più presto i laboratori all’interno degli spazi museali che erano e rimangono luogo di inclusione sociale ed educativo e che coinvolgono i ragazzi in attività di osservazione, rielaborazione e comunicazione. Esprimiamo la nostra vicinanza a tutti i professionisti che lavorano all’interno dei musei perchè il loro contributo è sempre stato importante per i nostri ragazzi con autismo.
Nel frattempo la GAM ha offerto la possibilità, per un gruppo del Social Club che aveva già iniziato il laboratorio con l’osservazione delle opere di Gallizio prima della chiusura, di proseguire momentaneamente con il lavoro presso la nostra sede.
Il Social Club riprende anche il canottaggio al Circolo Caprera ma solo all’esterno, in quanto le attività propedeutiche svolte in palestra per l’apprendimento della tecnica di voga, attualmente non sono possibili.
Confidiamo con l’arrivo dei mesi tiepidi di poter svolgere maggiori attività all’esterno comunque mai interrotte completamente, tipo le attività motorie, pattinaggio ed uscite ludiche, quando le condizioni atmosferiche lo hanno consentito. Sarà nostro impegno sostenere, per i vari gruppi dei S.S.E.R, nuove proposte realizzabili se pur in una situazione di emergenza sanitaria e ci impegneremo per poter intraprendere progetti graditi per tutti loro, sia all’aperto e sia in altri contesti fattibili.
La Fondazione ha deliberato per il 2021 di finanziare, in modo cospicuo, il progetto di formazione “Educazione cognitiva affettiva Cat-kit”, strutturato per quest’anno on line dall’Ente formativo per eccellenza in materia “ CuorementeLab” e rivolto agli operatori, insegnanti e genitori.
Lo scenario che ci ha indotti a sostenere questa formazione, insieme ad Angsa Torino, è stato l’anno appena trascorso caratterizzato dalla pandemia, in cui sono emerse carenze di competenze e di conseguenza di capacità di gestione/valorizzazione per le persone con autismo ad Alto Funzionamento (HF), le quali hanno maggiormente sofferto per il cambiamento della quotidianità. Dall’osservazione si è rilevato che le loro figure di riferimento erano sguarnite di strumenti per gestirne la fragilità psicologico-emotiva e di conseguenza anche comportamentale.
Presto vi daremo tutti i dettagli sul corso.